Vibra Hiroshima con il sound dei Loschi Dezi

Dopo cinque lunghi mesi, riapre un luogo che è l’indiscussa casa musicale di Torino: una settimana fa ha aperto il suo giardino Hiroshima Mon Amour, con la rassegna estiva Hiroshima Sound Garden (16 luglio fino al 30 settembre).

Hiroshima Mon Amour rappresenta e racconta una delle storie culturali più  importanti e vitali del panorama locale e nazionale. Nei suoi 33 anni di attività i suoi palchi hanno ospitato la storia della musica. Da qui, molti artisti oggi celebri hanno mosso i primi passi. Musica, teatro, ma anche impegno politico e sociale rendono unico il percorso di questo spazio che va oltre la definizione di locale e aderisce all’accezione ampia e poetica di luogo. Del resto già nel suo nome è presente tutto: divertitevi a scoprirne i riferimenti!  

Non vogliamo dunque perdere la consapevolezza di un passo, un saluto, un volto, quanta emozione in questo ingresso verso quei cancelli, quei passaggi tante volte in questi anni varcati:

la bellezza ed il sapore di rientrare in un luogo che per moltissimi è davvero una casa, con le sue radici ben salde.

Questa sospensione temporale ha lasciato dei segni, ha cambiato inevitabilmente le configurazioni e non è sicuramente semplice decidere di riaprire nell’attuale contesto, ma è un segno culturale e politico davvero importante. Questo tempo, questa rassegna estiva di Hiroshima Mon Amour, ci regala dei momenti di cui godere fino all’ultima goccia.

TorinoBlog torna sotto il palco, e lo fa alla grande, con un nome cult della storia della musica torinese: i Loschi Dezi (prequel dei Mau Mau), con Luca Morino e Paolo Parpaglione.

Brani storici riarrangiati per chitarra e sax hanno condotto molti dei presenti in un viaggio composto da storie del passato e scintille di futuro.

Un concerto sicuramente unico, pubblico entusiasta e un grandissimo e inatteso finale: acclamati sul proscenio, e senza poter più amplificare gli strumenti (causa limiti orari) Morino e Parpaglione son scesi dal palco per un acustico “intimo” , carico di gioia e voglia di condivisione

Prima del concerto abbiamo assistito all’incontro “Lo strano caso del Marie Curie ( il Decimo) : la scuola dell’underground torinese” con Paolo Manera , Luca Morino e Fabio Geda, Riccardo Balbo

Seguite il calendario dei prossimi eventi sui canali social e sul sito dell’Hiroshima

http://www.hiroshimamonamour.org/

Articolo e foto di Valeria Fioranti