FRIDA KAHLO, through the lens of Nickolas Murray, la mostra che si è aperta ieri 1 febbraio, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, fino al 3 maggio, in cui per la prima volta in Europa viene svelata al pubblico la collezione completa delle immagini che ritraggono Frida, ad opera di Nickolas Muray.
Torino Blog era presente per voi all’inaugurazione.
“La fotografia, fortunatamente, per me non è stata solo una professione ma anche un contatto tra persone – per capire la natura umana e testimoniare, se possibile, il meglio di ogni individuo” (Nickolas Muray.)
Americano, di origini ungheresi, Nickolas Muray arriva nel 1913 negli Stati Uniti, «aveva 21 anni e 25 dollari in tasca »[1]. Alla fine degli anni venti era uno dei ritrattisti più apprezzati in America: le sue immagini erano pubblicate su Harper’s Bazar e Vanity Fair. Se facessimo un salto temporale, attraverso la porta del suo studio durante le riunioni, potremmo scorgere personalità come Martha Graham e Ruth St. Denis.
Tuttavia il soggetto che ritrasse maggiormente fu Frida Kahlo, tanto da influenzare la visione e l’immaginario collettivo nei confronti di Frida.
La mostra racconta, seguendo la cronologia delle fotografie di Nickolas Muray, il percorso professionale e personale di Frida Kahlo, a partire dagli scatti del 1937 a Tizapan in Messico, per chiudere con quelli del 1948 a Pedregal e Coyoacan.
Frida Kahlo attraverso lo sguardo di Nickolas Muray, è un viaggio, un’esperienza da vivere lasciandosi andare alle sensazioni che giungeranno dense di sfumature. È l’abbandonandosi alle atmosfere che ognuna di queste immagini regalerà alla vostra anima.
Sono sessanta porte temporali, attraverso le quali potrete addirittura percepire in lontananza un canto potente e straziante, e riconoscere Chavela Vargas che intona La Llorona e Paloma Negra.
Potrete percepire la forza, il coraggio, il dolore, la resilienza, l’amore di Frida.
Vi ritroverete improvvisamente in luoghi e contesti (non fotografati), che fanno parte indissolubilmente di questa narrazione: la rivoluzione messicana, l’impegno sociale e politico, casa Azul, incontrerete (questo si) Diego Rivera, ma anche Lupe Marin, Tina Modotti, Gisèle Freund e tutte le donne che han fatto parte della vita di Frida Kahlo.
Comprendiamo le sfumature di Frida attraverso gli occhi di Nickolas Muray, e percepiamo Muray attraverso gli occhi di Frida: ne intuiamo la relazione, il dialogo, l’amore. Le immagini ci consentono di vivere una parte di quel tempo, di quell’amore, come un viaggio, denso di arte e bellezza, di forza, ed alla fine uscire con una sensazione di trasformazione, quasi un inno alla vita, dove anche il dolore più profondo può trasformarsi in bellezza, e consentirci infine come fece Frida nel suo ultimo messaggio al mondo di dire: “Viva La Vida!”
On line tutte le informazioni:
FB: /fridakalhotorino
IG: /frida_kalho_torino
GIORNI ED ORARI DI APERTURA
La mostra sarà aperta:
– dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.30
– sabato e domenica dalle 10 alle 18.30
Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.
Aperture straordinarie:
– 14 febbraio dalle 10 alle 18.30
– 8 marzo dalle 10 alle 22
– 13 aprile (Pasquetta) dalle 10 alle 18.30
[1] Frida, Una biografia di Frida Kahlo, Hayden Herrera ed. Neri Pozza
– Articolo e foto di Valeria Fioranti