MA QUANDO È NATO IL BALON?
Per i più curiosi, si narra che fin dall’epoca Medioevale la zona Borgo Dora fosse nota come “burgum ad pillonos” , termine da cui potrebbe essere derivato il nome “Borgo del Pallone“. Anche nel Seicento ci sono notizie di un luogo denominato “Osteria del Pallone”, una sorta di ritrovo di persone attratte dal borgo per ragioni ludiche.
Le radici del Balon, così come lo conosciamo oggi, risalgono invece al 1856, quando vi si trasferì il “mercato degli straccivendoli”, prima situato in via Giulia di Barolo (Contrada dei Macelli) e poi nei pressi di Piazza San Giovanni (Contrada delle Quattro Pietre). Lungo le vie del Borgo si trovavano gli stallaggi per i cavalli e le locande, di cui ancora oggi sono visibili tracce nelle osterie e nei negozi di antiquariato del Borgo.
Per molti anni i torinesi lo hanno chiamato ironicamente “Strassburgo”(da strass, che in piemontese significa straccio e burg, ossia borgo).
Con il passare del tempo il mercato del Balon, gemellato con il famoso “Marché aux Pouces” di Parigi, è cresciuto, fino a tramutarsi in ciò che oggi vediamo ogni sabato mattina: il “Balon”, la più estesa area mercatale all’aperto di tutta Europa.
«È una tale confusione di cose e d’avanzi di cose da far impazzire il disgraziato che ne dovesse far l’inventario.»
(Edmondo De Amicis, tratto da Speranze e glorie. Le tre capitali, 1911)
E POI È ARRIVATO IL GRAN BALON
Negli anni ’80 è infine nato il “GRAN BALON”, il mercato che ogni seconda domenica del mese raduna svariati e variopinti espositori (almeno 250! ), capaci di far immergere i visitatori in un mondo di rumori, disordine, colori e sapori inconfondibili, popolando le strade di Borgo Dora di feramiu’, artigiani, venditori ambulanti improvvisati e professionisti.
Le piccole botteghe del Borgo prendono vita tra le stradine del quartiere, dove si possono ammirare i pezzi migliori (o peggiori, dipende dai punti di vista!).
Passeggiando tra le deliziose viuzze, si possono scorgere negozietti di abbigliamento e oggettistica vintage, bancarelle di vestiti usati ma tenuti bene e poi bottoni, vinili, cappelli, fili, bambole chiodi, ferraglie in genere e COSE tante COSE inutili, ma che in quel momento diventano una ragione di vita: parliamo dei famosi e meravigliosi CIAPAPUER (prendi polvere)
Chi di noi non ne ha almeno uno che tiene gelosamente a casa propria? Un inutile ma necessario ciapapuer?
BALON: ISTRUZIONI PER L’USO
Mi raccomando: quando si va al Gran Balon non si deve avere fretta: guardare, osservare, toccare, annusare, assaporare, soffermarsi e soprattutto fermarsi! Si, fermarsi per una pausa in uno dei localini di Borgodora per deliziare il palato e soprattutto respirare le impressioni della giornata!
COME ARRIVARE
OGNI SABATO MATTINA E OGNI SECONDA DOMENICA DEL MESE